
RINOPLASTICA
Chirurgia Estetica Viso – interventi di Rinoplastica a Roma e Milano
La Rinoplastica è un intervento chirurgico che può essere sia funzionale, che estetico. La parte funzionale riguarda soprattutto la correzione della deviazione del setto e dell’ipertrofia dei turbinati, in genere quest’ultima riguarda la mucosa, o meglio la componente vascolare della mucosa. In tal caso il trattamento consigliato è medico, non chirurgico. Ed è possibile con procedure ambulatoriali quali il laser, e più specificatamente un laser vascolare, che ha come target appunto i vasi, effettuato prima o dopo l’intervento in sede ambulatoriale. Il miglioramento estetico si ottiene mediante il rimodernamento dello scheletro osteo-cartilagineo, più spesso con riduzione delle dimensioni. È IMPORTANTE capire che ognuno ha UN SUO PUNTO DI PARTENZA DAL QUALE DIPENDERA’ IL RISULTATO FINALE, che sarà sempre diverso da individuo a individuo. Per questo i risultati chirurgici di due persone non possono essere identici e comunque condizionati dallo specifico punto di partenza.
ANESTESIA
L’intervento di Rinoplastica può essere realizzato in anestesia locale e sedazione, o in anestesia generale. La scelta dipende dall’esperienza dell’anestesista e si decide dopo un accurata valutazione preoperatoria.
RISCHI
Talora possibili ecchimosi in sede palpebrale. Riduzione della sensibilità, soprattutto della punta che si risolve dopo diversi mesi.
POST-OPERATORIO
Il Post Rinoplastica è diventato negli anni sempre meno traumatico infatti il paziente può rientrare a domicilio il giorno stesso, o comunque la mattina successiva. Sul naso viene applicato un tutore in resina ,che mantiene la nuova posizione della struttura osseo-cartilaginea. Questo sarà lasciato per una settimana, mentre per una seconda settimana si avranno invece dei semplici cerottini. Una buona notizia è che al posto dei classici tamponi vengono usate garze grasse, che scivolano facilmente e non provocano i dolori dei tamponi, vengono rimosse in genere il giorno dopo, o al massimo due giorni dopo. Il naso presenta un edema che si attenua molto in un mese, arriva ad un risultato vicino a quello finale dopo tre mesi, ma il vero risultato finale si osserverà’ anche a distanza di un anno e dipenderà’ molto anche dal tipo di cute e tessuti molli, infatti le cuti molto spesse richiedono tempi maggiori, e non permetteranno pero’ di ottenere risultati di nasi piccolini.
VISITA
Durante la visita si valuta sia l’aspetto funzionale che l’aspetto estetico. Il naso si compone di tre elementi che vanno valutati separatamente. La componente funzionale considera il setto ed i turbinati, inoltre si valuta la tenuta della valvola nasale interna ed esterna. Le altre due componenti estetiche sono: il dorso e la punta.
L’esame con speculum delle fosse nasali permette di valutare la necessita di una Settoplastica – per la correzione di eventuali deviazioni che disturbano il flusso d’aria durante la respirazione nasale. Ricordo che il setto non diventerà mai completamente dritto, ma permarranno spesso residui minori di deviazione, per via della memoria cartilaginea, ma ovviamente ci sarà miglioramento della capacità respiratoria. Sempre però che i turbinati non siano ipertrofici, perché in questo caso la respirazione potrà migliorare dopo trattamento laser, spiegato precedentemente, da effettuare in tempo diverso dall’intervento. Fondamentale poi valutare che il candidato non sia affetto da riniti croniche di varia natura, infatti in tal caso la chirurgia non risolverebbe il problema respiratorio.
L’aspetto estetico si corregge con intervento di Rinoplastica – valutando separatamente il dorso con la punta. Del dorso si deve fare attenzione sul frontale, a valutare se dritto o se ci sono deviazioni. Per avere un ‘idea del risultato non faccio simulazioni al computer, ma metto la persona interessata nella possibilità di capire che si possono ottenere fondamentalmente tre tipi di profilo: dritto, dritto con accenno di punta e incurvato. Sarà poi la persona che, su una stampa della foto di profilo a tutta pagina, mi farà con una matita il disegno del nuovo profilo che gradirebbe. Ovviamente farò attenzione all’armonia e alle proporzioni. Anche la punta può essere modificata nel profilo in relazione alla proiezione in avanti o al fatto che sia cadente. Ricordo che tra labbro e la columella (base del naso) esiste un angolo che normalmente è intorno ai 110°. Una delle domande più ricorrenti è quella di una punta più piccola anche nell’aspetto frontale e visione dal basso. Il risultato finale sarà condizionato dallo spessore e dei tessuti molli.
Settoplastica – È la combinazione della correzione funzionale ed estetica del naso.
[/fusion_gallery]L’INTERVENTO
Il naso deve essere considerato come una tenda, la cui forma è data da un telaio di ossa e cartilagine. Pertanto, le correzioni chirurgiche sono rivolte a queste strutture. Il dorso può’ presentare una “gobba”, in gergo gibbo, imputata ad un eccesso delle ossa nasali e dalle cartilagini “triangolari”; la correzione del gibbo si potrà ottenere rimuovendo appunto quest’eccesso e regolarizzando il profilo. L’entità dell’asportazione ci darà poi il profilo desiderato. A volte abbiamo una situazione contraria di difetto del dorso, più spesso esito di precedente rinoplastica, in cui si sono fatte asportazioni molto “generose”, si correggerà al contrario aggiungendo un innesto di tessuto cartilagineo autologo, ossia della stessa persona, che si ricava più spesso dal setto, o in assenza anche dal padiglione auricolare e nei casi più gravi dalle cartilagini costali. Una volta fatta l’asportazione del gibbo, le due pareti ossee e cartilaginee laterali andranno riunite grazie a fratture chirurgiche (osteotomie laterali, mediane e paramediane). Queste osteotomie permetteranno talora anche di correggere un dorso largo, restringendolo. Inoltre si cercherà anche di raddrizzare alla meglio, se deviato. La forma della punta invece dipende da due cartilagini dette “alari” che hanno l’aspetto di due ferri di cavallo, disposte a circoscrivere le due narici. La punta potrà’ essere più o meno proiettata in avanti, o verso il basso, potrà essere talora molto larga “a patata”, o sottile ed “appuntita”. Una punta larga si correggere’ riducendo la curva che fanno le cartilagini alari per circoscrivere la narice, applicando cosiddetti punti domali. Invece un’eccessiva lunghezza o proiezione sarà corretta mediante sezioni complete trasverse delle crura mediali o laterali, viceversa un difetto di proiezione si correggerà sostenendola mediante l’impianto di una porzione di cartilagine ottenute dal rimodellamento del naso, o in assenza anche dal padiglione auricolare. Il risultato della correzione della punta dipende molto anche dal tipo di cute. L’ideale è che questa sia di medio spessore, infatti, una cute molto spessa non permette di apprezzare pienamente il lavoro realizzato sulle strutture osteocartilaginee, viceversa una cute molto sottile fa percepire anche la minima ondulazione. Spesso per donare maggiore armonia al profilo, l’intervento di Rinoplastica viene associato ad un intervento di Profiloplastica .
POST-OPERATORIO
Il Post Rinoplastica è diventato negli anni sempre meno traumatico grazie a procedure sempre più conservative, infatti il paziente potrebbe rientrare a domicilio il giorno stesso, o al massimo la mattina successiva. Sul naso viene applicato un tutore in resina, che mantiene la nuova posizione della struttura osteo-cartilaginea. Questo sarà lasciato per una settimana, mentre per una seconda settimana si avranno invece dei semplici cerottini color pelle. Una buona notizia è che al posto dei classici tamponi vengono usate garze grasse, che scivolano facilmente e non provocano i dolori dei tamponi, vengono rimosse in genere il giorno dopo, o al massimo due giorni dopo. Il naso presenta un edema che si attenua molto in un mese, arriva ad un buon risultato dopo tre mesi, ma bisognerà aspettare almeno un anno per risultato finale e dipenderà molto anche dal tipo di cute e tessuti molli. Avendo molta esperienza sulla medicina e chirurgia rigenerativa, vedi congressi e live surgery internazionali, pubblicazioni scientifiche, di cui una citata su wikipedia sotto la voce “Photoaging” in english https://en.wikipedia.org/wiki/Photoaging#References , sulla base di questa competenza considero per le mie pazienti di impiegare procedure di rigenerazione cutanea mediante bio-stimolanti, che inducendo aumento dello spessore cutaneo, mediante stimolazione produzione collagene, permette un miglioramento della cute del naso e una sua più uniforme copertura, soprattutto nei casi di cute molto sottile. Le cuti e tessuti molto spessi invece richiedono tempi maggiori, e non permetteranno però di ottenere risultati di nasi piccolini. Altro elemento sfavorevole è la predisposizione soggettiva a edema prolungato, con aggregazione di proteine nel tempo, che può spiegare fibrosi post-operatorie.
Il Dottor TRIVISONNO esegue inteventi di Rinoplastica a Roma e Milano
10 domande sulla rinoplastica
SCHEDA
Durata intervento | 90 minuti |
Permanenza in clinica | Day-Surgery |
Convalescenza | 7 giorni |
Anestesia | Locale + sedazione |