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Chirurgia Estetica Viso

PROFILOPLASTICA

L’intervento di Profiloplastica è una tecnica di chirurgia combinata utilizzata per:

  • armonizzare l’intero profilo del viso: naso, mento, zigomi
  • la correzione di varie asimmetrie dei principali gruppi ossei del viso

ANESTESIA

La maggior parte di questi interventi può essere eseguita in anestesia locale ed eventuale sedazione. Nel caso complesso di correzioni di malocclusioni con osteotomie chirurgiche si procederà in anestesia generale.

RISCHI

I rischi della Profiloplastica sono quelli di tutti gli interventi chirurgici infezione, l’infezione degli innesti ne porta ad un loro riassorbimento, o comunque alla necessità di rimozione. Possibili ma rare in mani esperte lesioni nervose, soprattutto a carico di nervi sensitivi, con parestesie od ipo-an-/estesie di parti del volto.

POST-OPERATORIO

I tempi di recupero in un intervento di Profiloplastica sono variabili a secondo dei distretti e a secondo della tecnica. Da considerare comunque almeno 15-30 giorni per un recupero idoneo ed un recupero più definitivo a tre mesi. Quando vengono effettuate incisioni intrabuccali bisogna rispettare una dieta liquida e fredda per 7-10 giorni, per riprendere poi un’alimentazione morbida e poi solida. I risultati di tali interventi sono comunque tra i più sbalorditivi nel senso del risultato.

VISITA

Nella Profiloplastica preliminarmente si procede ad una valutazione cefalometrica in cui si va a valutare la proporzione delle varie parti ossee del massiccio facciale, che poi daranno in definitiva all’esterno un aspetto specifico. E in particolare verrà considerata la valenza nel profilo della regione zigomatica, della regione del mascellare, della regione del mento e della regione del quadro orbitario.

L’INTERVENTO

A livello della regione zigomatica è possibile una scarsa sporgenza sia per iposviluppo osseo, sia per ptosi dei tessuti molli, oltre che per riduzione del volume dei tessuti, osseo, ma soprattutto adiposo che non sono ben trattenuti dai legamenti sospensori. Questo dismorfismo può essere corretto e con l’impianto di protesi applicate per via mucosa (intrabuccale) o per via transcongiuntivale. Possono essere utilizzati anche dei filler, tra questi in tempi più recenti è stato utilizzato il Lipofilling con tessuto autologo ovvero il grasso, prelevato da un altro distretto corporeo dello stesso paziente e impiantato a riempire questa regione. Il punto interrogativo che si ha in questo tipo di tecnica è la percentuale di attecchimento, ossia in che misura questo materiale resta in sede e in che percentuale viene riassorbito. Il vantaggio del tessuto autologo è che se c’è un attecchimento, questo è definitivo e soprattutto non è un corpo estraneo.
Altre regioni interessanti per la correzione del profilo sono :

  • la mandibola,in genere nella sua parte più sporgente, ossia il mento;
  • il mascellare superiore che a volte può risultare poco sviluppato in avanti e creare quella che abbiamo chiamato III classe.

Nel caso di una maggiore proiezione del mento potremmo procedere ad una resezione di un cuneo d’osso dello stesso, che ne riduce la sporgenza a tale livello, attraverso una via di accesso intrabuccale, con incisione a livello del fornice gengivale del labbro inferiore. Nel caso in cui invece ci sia un difetto, potremmo procedere ad un impianto di tessuto osteo- cartilagineo, o di una protesi al silicone. Nel caso in cui si proceda ad una concomitante rinoplastica il materiale osteocartilagineo che viene normalmente eliminato, potrebbe in questo caso essere utilizzato per creare un volume è riempire tale difetto del profilo. Nel caso invece in cui ci sia un difetto di proiezione nella zona al di sotto del naso, quindi a livello del mascellare, questo si evidenzia anche in un difetto della sporgenza del labbro, correggibile con l’impianto di una protesi o eventualmente con l’impianto di tessuto osteo-cartilagineo. E nel caso di una concomitante rinoplastica il tessuto osteo-cartilagineo asportato, se in eccesso, sarà un ottimo materiale da utilizzare. L’accesso a questa loggia davanti al mascellare superiore, può essere la stessa della Rinoplastica, all’interno delle narici, oppure praticato a livello del fornice gengivale. A livello della fronte esiste a volte un’inclinazione del piano frontale che rende appunto la fronte, più sfuggente nella parte alta. Sarebbe possibile anche qui una correzione con uso o di filler, o con impianti di tessuto osteo-cartilagineo, o con protesi di silicone. Anche in questo caso la via più semplice sarebbe quella dell’uso di filler di tessuto autologo, ossia del lipofilling. Questo tipo di correzione non viene sempre praticato, anche perché i capelli possono coprire questa zona, altrimenti troppo ampia da correggere. Trattandosi di anomalie del rapporto delle ossa cranio-facciali, in effetti la correzione più idonea è quella chirurgica maxillo-facciale che, con fratture chirurgiche, riportano le ossa mascellari e mandibolari in posizione più idonea e armoniosa. E’ questo un intervento spesso rifiutato per la preoccupazione che in genere suscita, quindi in alternativa esistono degli escamotage quali l’uso di materiali di origine autologa ( prelevati dallo stesso paziente ), o protesi tipo silicone o goretex.

  SCHEDA

Durata intervento30-60 minuti
Permanenza in clinica2 ore
Convalescenza15-30 giorni
AnestesiaLocale + sedazione

PRIMA E DOPO

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